streetdance e flash mob: forme d'arte o disturbo della quiete pubblica?
Ricordo benissimo quando l'anno scorso, in una circostanza sfortunata, mi trovai a vedere da solo allo Stardust Village di Roma "Step up 4: Revolution" (ero in ritardo di cinque minuti e i miei amici non mi avevano nemmeno comprato il biglietto) senza avere in fondo grandi aspettative sul film: l'ennesimo film che parla di ragazzi che ballano, si liberano dal ghetto, eccetera, pensavo.
Fin dall'inizio invece ho scoperto che si parlava anche di flash mob, argomento molto alla moda, l'anno scorso come adesso.
La definizione che Wikipedia dà di "flash mob" è un assembramento improvviso di un gruppo di persone in uno spazio
pubblico, che si dissolve nel giro di poco tempo, con la finalità comune
di mettere in pratica un'azione insolita.
Se però si parla di streetdance bisogna citare una altra pellicola che mi è piaciuta moltissimo, "Streetdance" (per l'appunto) uscita nel 2010 e diretta da Max Giwa e Dania Pasquini.
Appare chiaro come lo stile di Step Up nei suoi episodi precedenti e il film inglese convergano in Step Up 4: Revolution, in un modo che può capire bene solo chi ha confidenza con entrambi i generi.
Ritornando all'argomento generale, gli oppositori dell'arte di strada usano l'argomentazione del disturbo alla quiete pubblica che ormai, diciamocelo, sa di vecchio.
Ecco un breve estratto del film che può far capire meglio un secondo punto di vista sull'argomento:
Innanzitutto un appunto: il l'esibizione si svolge in un ristorante, quindi un luogo privato.
- L'inizio della performance è improvviso ma allo stesso tempo fluido, catalizza l'attenzione ma non infastidisce
- La coreografia è molto bella e curata nelle sue parti, unisce danza classica e moderna, con una scenografia che non stona con lo stile del locale
- Nessuno si azzarda a lamentarsi, tutt'altro: c'è chi riprende la scena con il cellulare
- Il direttore del locale avrebbe potuto chiamare la sicurezza in qualsiasi momento se avesse temuto che lo spettacolo imprevisto danneggiasse la reputazione del locale: ciò non è avvenuto.
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