125 anni di attività della National Geographic
A Roma una mostra celebra i 125 anni di attività della National Geographic Society nata nel lontano 27 gennaio del 1888 a Washington dalla volontà di un gruppo di trentatré esponenti scientifici di costituire una fondazione che promuovesse lo sviluppo delle conoscenze geografiche.
Per festeggiare i 125 anni dalla sua fondazione – e i 15 anni di National Geographic Italia – una grande mostra fotografica,dal 28 settembre al 2 febbraio 2014 presso il Palazzo delle Esposizioni.
La mostra propone un lungo itinerario su carta percorso attraverso le foto scattate dai migliori fotografi del mondo che si sono imbattuti nei luoghi più sperduti del pianeta immortalando grandi culture e tribù sconosciute. Dalla scoperta della Machu Picchu alla spedizione di Robert Peary al polo Nord fino alle imprese sottomarine di Jacques Costeau e James Cameron.
La prima è stata scattata in giappone nel 1900 da Eliza Scidmore e successivamente è stata colorata a mano.
Questa foto a noi ci trasmette serenità e gioia di 3 fanciulle che sorridono tra di loro tra la moltitudine dei colori del quadro.
Però la ragazza sulla sinistra sembra distinguere dalle altre ragazze perchè non è voltata verso la macchina fotografica
La seconda foto rappresenta lo studioso ed ecologo Michael Fav,seduto in un punto della montagna, sopra la foresta del Minkébé, nello stato del Gabon, durante una spedizione di 3.200 chilometri attraverso l’Africa.
L’uomo-studioso è accovacciato su se stesso in una posizione che sembra ricordare quella di un gorilla o di uno scimpanzé, con indosso solo dei pantaloncini, quasi a rievocare la nudità dell’uomo primitivo, e contempla l’immenso spazio di fronte a lui.
L’essenza dell’immagine sembra volerci dire di non dimenticare mai quanto l’essere umano rappresenti solo una piccola entità all’interno di un insieme di infinità animali e vegetali, che da secoli caratterizzano la meravigliosa macchina naturale di Madre Terra. La foto è stata scattata da Michael Nichols nel 2001.
Questa foto ci trasmette un senso di solitudine e di piccollezza in confronto al mondo e di libertà e di paura.
Le nuvole sembrano voler avvisare l'arrivo del brutto tempo,ovvero dei brutti momenti.
Michael Fav sembra osservare il mondo,nonostante sia rintanato.
Per festeggiare i 125 anni dalla sua fondazione – e i 15 anni di National Geographic Italia – una grande mostra fotografica,dal 28 settembre al 2 febbraio 2014 presso il Palazzo delle Esposizioni.
La mostra propone un lungo itinerario su carta percorso attraverso le foto scattate dai migliori fotografi del mondo che si sono imbattuti nei luoghi più sperduti del pianeta immortalando grandi culture e tribù sconosciute. Dalla scoperta della Machu Picchu alla spedizione di Robert Peary al polo Nord fino alle imprese sottomarine di Jacques Costeau e James Cameron.
La prima è stata scattata in giappone nel 1900 da Eliza Scidmore e successivamente è stata colorata a mano.
Questa foto a noi ci trasmette serenità e gioia di 3 fanciulle che sorridono tra di loro tra la moltitudine dei colori del quadro.
Però la ragazza sulla sinistra sembra distinguere dalle altre ragazze perchè non è voltata verso la macchina fotografica
La seconda foto rappresenta lo studioso ed ecologo Michael Fav,seduto in un punto della montagna, sopra la foresta del Minkébé, nello stato del Gabon, durante una spedizione di 3.200 chilometri attraverso l’Africa.
L’uomo-studioso è accovacciato su se stesso in una posizione che sembra ricordare quella di un gorilla o di uno scimpanzé, con indosso solo dei pantaloncini, quasi a rievocare la nudità dell’uomo primitivo, e contempla l’immenso spazio di fronte a lui.
L’essenza dell’immagine sembra volerci dire di non dimenticare mai quanto l’essere umano rappresenti solo una piccola entità all’interno di un insieme di infinità animali e vegetali, che da secoli caratterizzano la meravigliosa macchina naturale di Madre Terra. La foto è stata scattata da Michael Nichols nel 2001.
Questa foto ci trasmette un senso di solitudine e di piccollezza in confronto al mondo e di libertà e di paura.
Le nuvole sembrano voler avvisare l'arrivo del brutto tempo,ovvero dei brutti momenti.
Michael Fav sembra osservare il mondo,nonostante sia rintanato.
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