Il curling, originario della Scozia medievale, si potrebbe definire una sorta di "bocce su ghiaccio". Esso consiste nel far scivolare grosse pietre di granito munite di impugnatura sul ghiaccio per farle entrare nella casa, ovvero un bersaglio disegnato su questo. È suddiviso in 10 ends nei quali si faranno tanti punti quante sono le stone (le suddette pietre) più vicine al centro del bersaglio rispetto all'avversario. Per il suo spessore tattico è anche chiamato "scacchi su ghiaccio". Famosa è anche l'azione di sweeping che viene eseguita pulendo il ghiaccio davanti alla stone in movimento con delle particolari scope per aumentarne la gittata (grazie alla diminuzione dell'attrito).
Il tlachtli, detto anche "gioco della palla centroamericano", è un antico gioco rituale praticato dai nativi americani nel quale due squadre da 10 giocatori dovevano far passare una palla di circa 2 kg all'interno di un anello di pietra sopraelevato posto al centro del campo. La palla poteva essere colpita solo con cosce, gomiti e testa. Visti il peso della palla e la dinamicità del gioco erano frequenti ferite ed escoriazioni nel corso della partita. Alla fine dell'incontro la squadra perdente (o secondo altre teorie il capitano della squadra vincente) veniva sacrificata al dio del gioco, Xoloti.
Il curling, originario della Scozia medievale, si potrebbe definire una sorta di "bocce su ghiaccio". Esso consiste nel far scivolare grosse pietre di granito munite di impugnatura sul ghiaccio per farle entrare nella casa, ovvero un bersaglio disegnato su questo. È suddiviso in 10 ends nei quali si faranno tanti punti quante sono le stone (le suddette pietre) più vicine al centro del bersaglio rispetto all'avversario. Per il suo spessore tattico è anche chiamato "scacchi su ghiaccio". Famosa è anche l'azione di sweeping che viene eseguita pulendo il ghiaccio davanti alla stone in movimento con delle particolari scope per aumentarne la gittata (grazie alla diminuzione dell'attrito). 
Il tlachtli, detto anche "gioco della palla centroamericano", è un antico gioco rituale praticato dai nativi americani nel quale due squadre da 10 giocatori dovevano far passare una palla di circa 2 kg all'interno di un anello di pietra sopraelevato posto al centro del campo. La palla poteva essere colpita solo con cosce, gomiti e testa. Visti il peso della palla e la dinamicità del gioco erano frequenti ferite ed escoriazioni nel corso della partita. Alla fine dell'incontro la squadra perdente (o secondo altre teorie il capitano della squadra vincente) veniva sacrificata al dio del gioco, Xoloti.
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