La GRANDE Storia della bicicletta!

Dove e quando è nata la bicicletta? 




Si sono scoperti schizzi attribuiti a Leonardo da Vinci, che datano XV secolo, che illustrano un veicolo fornito di due ruote che somiglia ad una bicicletta.  
Questa macchina, uscita dell'immaginazione del grande uomo, non ha mai superato la fase della tavola da disegno. 





Più tardi, in Francia, in piena rivoluzione di fine del 1700, si attribuì l'invenzione del primo veicolo a due ruote, al conte di Sivrac: il "célérifère".  
Secondo la leggenda, il célérifère sarebbe consistito in un cavallo di legno, al quale si sarebbero fissate due ruote. Si montava in sella, e correndo si metteva il célérifère in marcia; questo in linea retta, poiché era privo di sistema di direzione. 
Per molto tempo si è creduto che il célérifère fosse l'antenato primitivo della bicicletta, tuttavia ricerche intraprese negli anni 70 hanno dimostrato  che il célérifère, così come era stato sempre descritto, non era probabilmente mai esistito.  



L'inventore dell'antenato della bicicletta moderna è il barone Von Drais di Sauerbrun.  
Originario dalla Germania, avrebbe sviluppato la sua macchina tra 1816 e 1818, e l'ha presentata a Parigi in primavera 1818: nominata "Draisienne" nell'onore del proprio inventore. 
LA PRIMA BICICLETTA "A PEDALI"




La prima "vera" bicicletta è stata inventata verso il 1839 da un maniscalco scozzese: Kirkpatrick MacMillan. 
Consisteva in "draisienne migliorata", alla quale MacMillan aveva installato un sistema abile di pedali. Contrariamente alla draisienne, diventava possibile rotolare senza che i piedi toccassero il suolo. 
Qui, il concetto di pedali utilizzato era molto diverso da ciò che conosciamo oggi. Si ponevano i piedi sui pedali e si esercitava un movimento di va e vieni delle gambe (piuttosto che un movimento rotatorio). Si attivavano così gambi rigidi fissati a manovelle, essendo queste manovelle fissate alla ruota posteriore. Questo sgambettamneto permetteva la rotazione della 
ruota, ed il movimento verso la parte anteriore. 
IL VELOCIPEDE

                                   


Nel 1861, i fratelli Pierre ed Ernest Michaux, di Parigi, hanno creato un sistema di pedalata "rotatorio", all'origine del concetto attuale. Si sono fissati due manovelle e pedali al mozzo della ruota anteriore. Ruotando i pedali della ruota anteriore si metteva la bicicletta in movimento.  
Il velocipede dei fratelli Michaux costituisce il primo successo commerciale della bicicletta.  
Dal velocipede è sorta l'industria della bicicletta. Il primo "salone commerciale della bicicletta", come pure la prima "pubblicazione ciclistica", ha avuto esito in Francia nel 1869. ed in questo stesso anno, ebbe luogo una corsa di 130km tra Parigi e Rouen, dove partecipavano 203 ciclisti. 
  
LA GRANDE RUOTA ANTERIORE
                                                                               


Negli anni 1870, un inglese chiamato James Starley  ha migliorato il concetto di velocipede. Ha inserito una grande ruota alla parte anteriore, cosa che permetteva di raggiungere più grandi velocità. 
James Starley è stato il primo ad utilizzare per le ruote dei raggi di spilla metallica sotto tensione, piuttosto che delle sbarre di legno o di metallo. Il posizionamento di questi raggi era "tangenziale" piuttosto che radiale, cosa che permetteva un migliore assorbimento delle vibrazioni causate dalla 
strada, una più grande resistenza alle scosse, e più grande capacità di incanalare l'energia che genera la pedalata. Il tutto su una ruota relativamente più leggera. Questo concetto di ruota è valido tutt'ora e domina sulle biciclette d'oggi. 
  
LA TRASMISSIONE "A CATENA" 

                                                                 


La prima bicicletta fornita di un sistema di trasmissione della forza del pedalata per "catena", del pedale verso la ruota posteriore, è stata creata da H.J Lawson nel 1879. 
È nel 1884, che John Kemp Starley, nipote di James, mise sul mercato "Rover Safety bicycle", o la bicicletta di "sicurezza". La designò di questo nome, poiché era molto più sicura della bici con grande ruota anteriore di John Kemp Starley.





                       







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