Il dinosauro di Loch Ness

E' una leggenda che risale dal 565. Una creatura marina fu vista nuotare nel lago di Loch Ness.
Il primo a riferircelo fu il giornale l'inverness Courier, tramite i Mackay, dei proprietari di un albergo a Drumnadrochit. Nel 1933 fu scattata la prima foto da Hugh Gray.
Fu riferito che: 
Piovigginava leggermente, il lago era grigio, il cielo era grigio e il colore della creatura era grigio scurissimo, in netto contrasto con lo sfondo più chiaro dell'acqua e del cielo. Il mostro era immobile in superficie, rivolto in direzione di Inverness. La lunghezza era di quasi dieci metri; è difficile valutare la distanza esatta che ci separava, tuttavia era abbastanza vicino a noi perché potessimo vederlo molto distintamente. C'erano tre gobbe, la più grande nel mezzo e la più piccola dietro il collo, che era lungo e snello, con una testa piccola e priva di tratti visibili. Immergeva spesso la testa nell'acqua, come per mangiare o forse semplicemente per divertirsi.
Alcune delle altre foto scattate furono:
Una delle principali motivazioni per cui è ritenuta una creatura inesistente è perchè:
La comunità scientifica degli zoologi pensa che il mostro semplicemente non esista, per due serie di ragioni, la seconda delle quali di ordine teorico:
  1. Nessun ritrovamento di tracce, resti animali al di sopra di ogni ragionevole dubbio, è stato mai documentato.
  2. La piramide alimentare di un lago relativamente piccolo come il Loch Ness non potrebbe sostenere la vita di una famiglia di predatori delle dimensioni del presunto mostro.
  3. Se per assurdo esistesse un solo mostro di Loch Ness, la specie sarebbe da considerarsi irrimediabilmente estinta; al contrario, se ne esistesse una popolazione in grado di perpetuarsi, non si spiegherebbe il fatto che non vi siano prove più convincenti di quelle portate dai sostenitori.
Per tentare di controbattere i dubbi relativi all'alimentazione della creatura è stata avanzata l'ipotesi che vuole l'esistenza di un canale segreto che colleghi il lago al Mare del Nord. Questa teoria spiegherebbe anche l'assenza di ossa e altri resti sul fondale del lago. Non vi sono tuttavia prove dell'esistenza di canali che conducono al mare.


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