IL BRADIPO

I Bradipi Sono animaletti adorabili che catturano l’attenzione per le loro espressioni buffe, ma  spesso i luoghi comuni ne hanno rovinato l’immagine. I bradipi sono il sinonimo della lentezza, tanto che in molte culture il loro nome rientra nel lessico comune in modo dispregiativo. Molti li considerano estremamente lenti, pigri, sporchi, con un odore troppo forte e nauseante. Addirittura c’è chi li crede sciocchi e poco scaltri. Invece quella del bradipo è una strategia molto ben definita e precisa, una scelta per contrastare i pericoli che una vita frenetica e predatoria impone.

 

                                                                                                               



La corporatura dei bradipi è congeniale alla vita arboricola. Passano la quasi totalità della loro vita sulle cime degli alberi, sospesi tra i rami, con i lunghi artigli che assicurano una salda presa alla corteccia (addirittura dopo la morte, possono restare appesi ai rami a testa in giù). I bradipi dormono sugli alberi, e dormono moltissimo – dalle 15 alle 20 ore al giorno. Anche da svegli rimangono spesso immobili e, nel caso dei bidattili, in perfetto silenzio. Di notte mangiano foglie, frutti e germogli che trovano sugli alberi e traggono buona parte dell’acqua di cui necessitano dalla linfa delle piante.

I bradipi si accoppiano e partoriscono restando appesi ai rami e spesso si vedono i piccoli del bradipo bidattilo tenersi aggrappati al corpo della madre durante le prime cinque settimane di vita. A terra, le deboli zampe anteriori del bradipo non sono di grande aiuto negli spostamenti, intralciati inoltre dai lunghi artigli. Per procedere, assumono una posizione prona, affondano gli artigli nella terra e usano la spinta delle zampe posteriori, più robuste, per trascinarsi in avanti. 

 

 

 

I cuccioli di bradipo all’età di sei mesi ricevono “in regalo” dalla madre l’albero su cui sono cresciuti e lei se ne va lasciandoli indipendenti. I maschi poi, vivono per tutta la vita su un unico albero, mentre le femmine, proprio per questo meccanismo del lascito dell’albero al cucciolo, di qualsiasi sesso sia, risultano sempre tra un albero all’altro.
In generale non ci sono grandi momenti di socialità nella vita di un bradipo, anche se cucciolo, una volta lasciato solo sull’albero. Condurrà una vita tipicamente solitaria, ci si incontra tra simili negli spazi comuni che sono brutalmente quelli dedicati alle urine e alle feci. Eppure la riproduzione avviene, si crea occasione, soprattutto fra i mesi di marzo e aprile anche se il periodo fertile duri tutto l’anno.
La figura del padre bradipo non è contemplata, il maschio se ne sta per i fatti suoi quando la femmina aspetta i cuccioli e anche dopo. Il periodo di gestazione è di sei mesi circa, conclusi i quali viene alla luce un solo bradipo, di 300-500 grammi circa.

 

 

 

              Sandrina                  

 

 

 

 

 

 

 

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