Karate la storia

Il karate è un'arte marziale nata in Giappone precisamente a Okinawa. Fu sviluppata dai metodi di combattimento degli indigeni chiamati te (letto "mano") e dal kenpo cinese. Prevede la difesa a mani nude, senza l'ausilio delle armi, anche se la pratica del Kobudo di Okinawa prevede l'ausilio delle armi tradizionali (Bo, Tonfa, Sai, Nunchaku, Kama), è strettamente legata alla pratica del karate.
Attualmente viene praticato in versione sportiva e in versione tradizionale per autodifesa.
Il karate fu sviluppato nel Regno delle Ryukyu prima della sua annessione in Giappone. Fu portato in Giappone nel periodo degli scambi culturali tra nipponici e gli abitanti delle Ryukyu. Il Ministero dell'Educazione Giapponese invitò Gichin Funakoshi per una dimostrazione di karate, il quale nel 1924 istituì il primo club universitario di questa disciplina e nel 1932 tutte le maggiori università avevano il loro club. Dopo la seconda guerra mondiale Okinawa divenne un importante sito militare statunitense, e il karate divenne popolare tra i soldati.

CINTURE:
Bianca 
Gialla 
Arancione o rossa 
Verde
Blu 
Marrone 
Nera (ci sono vari gradi detti Dan)


Perché a piedi nudi?
Un fatto importante nel karate è il fatto di stare a piedi nudi nello svolgere le lezioni, questo a motivazioni tecniche e formali, risponde ad esigenze pratiche ed è volto al conseguimento della massima efficacia.

L'abito:
In quasi tutte le arti marziali è uso allenarsi indossando un abito adeguato, nel karate è chiamato karate-gi, composto da una giacca, un paio di pantaloni di colore bianco e da una cintura.
Oltre al termine specifico karate-gi vengono usati anche i termini: keikogi o kimono.









                                                                                                                   -Karols e Ale24







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