Creepypasta: Amelie Penningham, progetto paradiso

Sono in bagno, è sera, e ho notato che mio marito ha esagerato con gli alcolici ancora una volta.
Lui è molto furbo però, infatti, non mi colpisce mai sul volto altrimenti qui a Des Moines si potrebbe spargere la voce, Carl verrebbe preso dagli assistenti sociali e la nostra famiglia sarebbe rovinata.
Sono stanca e più volte in questa settimana ho pensato di scappare.
Vado a dormire, a domani miei cari lettori.
21 Settembre,1953
Purtroppo non ho dormito stanotte a causa dei lividi sulla schiena,
è ora di prendere in mano la situazione, mi son stufata di essere malmenata tutti i giorni.
Quel pazzo la deve pagare. Quando tornerà a casa gli parlerò.
22 Settembre,1953
Ieri sera ho provato a convincere mio marito a smettere di bere, con scarsi risultati
Ha minacciato di far del male a Carl quindi ho preso il mio bambino e sono corsa in camera e mi ci sono chiusa dentro.
Ha iniziato a battere violentemente contro la porta, dopo due ore ha smesso. Penso sia andato al solito bar ad ubriacarsi, così sono uscita ed ho messo mio figlio a dormire, chiudendolo a chiave in camera in modo tale che quando lui tornerà ubriaco come una spugna non lo potrà toccare.
23 Settembre,1953
Ieri sera sono uscita e sono andata a fare la spesa ed informarmi per un eventuale cambio della serratura.
Voglio fare qualcosa per proteggere me stessa e Carl, è il momento di agire. Basta.
28 Settembre,1953
Ho appena pranzato, ho qualche ora libera prima di dover rientrare.
Sono davvero fiera del gesto che ho compiuto, se lo meritava,quello stronzo.
Adesso sono al sicuro ed in pace con la mia coscienza.
29 Settembre,1953
Ho appena finito un libro, devo dire che mi è piaciuto molto ma mai quanto questo senso di libertà che ho adesso, ho finalmente preso una posizione. Carl adesso sta in un bel posto, lontano da suo padre mentre mio marito si trova all'inferno. L'ho spedito io lì.
6 Ottobre,1954
Donna colpita da furia omicida scuoia e poi brucia il corpo di suo marito, lasciando in seguito morire il figlio di fame e di sete chiuso a chiave in una stanza.
Siamo stati avvertiti dai vicini che dopo aver sentito odore di carne in putrefazione, da mesi notavano un comportamento anomalo nella donna come un sorriso innaturale perenne stampato sul volto e continue risate stridule.
La donna si trovava affidata al manicomio Kirkbride Hospitals.
presentava segni di instabilità mentale come schizofrenia.
Sosteneva di aver subito più volte violenze domestiche nonostante non presentasse lesioni ed ematomi tipici sul corpo.
Donna morta poi suicida tramite impiccagione all'interno della sua stanza.
Lascia un foglio con scritto "Ho sempre voluto il paradiso,ma loro mi parlavano di continuo."
Annalisa e Bianca
Commenti
Posta un commento