Racconto breve inventato: Azontia

Cartagine anno 450 A.C. Sulla città africana, regnava un clima caldo, un caldo che soffocava le genti, e il movimento, che c'era in città. Mercanti di Cammelli, domatori di animali terribili, come i leoni, si spostavano nelle piazze, quegli uomini appartenevano a diverse etnie, c'erano africani dalle labbra carnose e dalla muscolatura ben definita, che venivano utilizzati come schiavi, dai cartaginesi, molti divenivano soldati, e formavano un vasto esercito costituito da reietti della società. C'erano, anche indoeuropei, dalla carnagione chiara, gli occhi azzuri, e i capelli castani, con i baffi, riuniti in treccine, questi erano mercanti, e le loro azioni costituivano il cuore dell'economia della florida città. Su un alto edficio, c'erano due uomini, uno, di media bellezza, un po grassoccio, e dallo sguardo che incutiva timore, lo si poteva dedurre dall'inarcamento del sopraciglio. L'altro era vestito con uniformi militari, era alto, il fisico lavorato, dagli anni di addestramento, gli occhi azzurri e completamente calvo, forse aveva origini celte, il suo nome era Daxas, generale delle truppe di Cartagine, assieme al suo fido e sottoposto Galel erano pronti per imbarcarsi. Passarono alcuni giorni, diversi uomini, dalla forza enorme si imbarcarono, la nave era grande, si dirigevano in Grecia, patria di Filosofi come Talete e Eraclito. Gli uomini dovevano recarsi dal filosofo Protagora, doveva rendere meglio la società Cartaginese per il suo piano di conquista verso L'europa e sopratutto le regioni settentrionali. Il viaggio nel Meditaraneo durò diversi giorni, il mare era in burrasca, ma qualcosa non andava, da qualche giorno non avvistavano più alcuni costa, era strano dovevano essere già nei presenti della penisola dell'Attica.
Un marinaio, al quinto giorno di navigazione, fece una scoperta importante,-''Signor comandante, abbiamo fatto una rotta inversa, siamo perduti''-, Daxos tra imprecazioni religiose non riusciva a mantenere la calma, -:''Maledizione, abbiamo oltrepassato le colonne D'ercole, dobbiamo tornare subito indietro, non disperate, c'è la faremo, forza''. Appena finì di pronunciare queste parole, la vedetta che di nome, faceva Beles, esclamò''Terra, Terra''. Daxos e Galel si abbracciarono erano salvi, ritenevano che l'errore era falso e ritenevano quelle coste L'Attica. L'imbarcazione, approdò, gli uomini scesero, fecero diversi giorni di esplorazione, nutrendosi, con noci di cocco, e cacciando strani animali, simili alle capre, ma leggermente più grosse, al quarto giorno di esplorazione si imbatterono in qualcosa di eccezzionale. Apparvero diversi uomini, erano di media statura, con delle toghe,e il viso barbuto, uno di loro si avvicinò, voleva fare amicizia, ma con uno sguardo enigmatico, forse addirittura ipnotico, convise gli uomini a seguirlo. Li condusse in uno strano laboratorio, erano molto progrediti, c'erano diversi uomini, che parlavano una lingua a metà tra il greco e il latino, mescolavano diverse sostanze in degli alambicchi. Galel chiese:''Chi siete?''- l'uomo che li aveva condotti gli rispose''Quest'isola si chiama Azontia, siamo i padroni di questa scienza che noi chiamiamo chimica, tramite la chimica noi ci procuriamo il cibo, lo costruiamo, lasciamo in pace quei mufloni, che sono l'unica fauna di questo luogo, non abbiamo un monarca, la monarchia porta alla dissoluzione dello stato, il potere politico deve essere diviso, per costiuire una società efficiente. Noi siamo i Chimici ci occupiamo di varie funzioni, I Fisici invece ci aiutano nel nostro
lavoro, la nostra società si basa sulla collaborazione di Fisica e Chim
ica, c'è una minoranza politica che ha il potere esecutivo e legislativo, sono gli ingegneri la loro mente aperta alla matematica è importante, ma la matematica senza applicazione pratica è nulla, è pura astrazione, il consiglio dei chimici fa le leggi, il consiglio dei fisici le approva, gli ingegneri con le loro conoscenze le eseguono, non esiste povertà, siamo tutti eruditi, siamo profondi conoscitori, di osteologia, Biologia,Zoologia e Legge. Secondo noi la Legge può essere fatta sola da chi è un uomo di Scienza. Daxos disse:''Galel altro che Protagora, alleiamoci a loro, e saremo forti, abbastanza da costiuire un Impero''.

Giulio

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