Elettroshock: la terapia elettroconvulsivante
L'elettroshock o terapia elettroconvulsiva consiste nell'indurre spasmi tramite scariche elettriche direzionate verso il cervello.Veniva utilizzata per curare i pazienti neuropsichiatrici malati di depressione, disturbo bipolare, psicosi o schizofrenia. Questa terapia cominciò a diffondersi negli anni '30 nei manicomi italiani.
Gli effetti collaterali sono la perdita di memoria e confusione, questi effetti svaniscono pochi giorni dopo la terapia.
Attualmente viene utilizzata in dosi minori e in casi eccezionali ( se i medicinali non fanno effetto) per curare pazienti con gravi psicosi o depressione cronica.
Alcuni pensano che l'elettroshock sia una terapia che non induce danni celebrali permanenti e che se prolungata per un lungo periodo protegge i neuroni dall'atrofizzazione indotta dalla depressione.
Annalisa ed Emilia
Gli effetti collaterali sono la perdita di memoria e confusione, questi effetti svaniscono pochi giorni dopo la terapia.
Attualmente viene utilizzata in dosi minori e in casi eccezionali ( se i medicinali non fanno effetto) per curare pazienti con gravi psicosi o depressione cronica.
Alcuni pensano che l'elettroshock sia una terapia che non induce danni celebrali permanenti e che se prolungata per un lungo periodo protegge i neuroni dall'atrofizzazione indotta dalla depressione.
Annalisa ed Emilia
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