Ghali: pronto a togliere il trono di Fedez
C’era grande curiosità intorno al disco d’esordio di Ghali, dopo un anno di grandi successi: Album poteva essere una raccolta di brani trap e probabilmente avrebbe avuto un ottimo successo consolidando la figura di Ghali sul territorio nazionale, ma in realtà il fondatore della Sto Records, che ha pubblicato il disco, ha fatto molto di più.
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Ghali ha creato un progetto rotondo, pensato e costruito come un viaggio nel suo mondo, senza però lasciare che delle sovrastrutture narrative rovinino il flusso della musica.
E’ un disco di musica leggera, nel vero senso del termine, Ghali non fa il politico o il santone, racconta le sue giornate, come si vive l’amore e, soprattutto, il rapporto con sua madre. Lo fa con grandissima leggerezza, innocenza ed anche una buona dose di eleganza: raramente c’è la punchline da risate grasse o la stilettata politica, il tono di Ghali è quello che l’ha reso famoso, quello dell’amico figo che ti racconta una storia.
Album è un’ottima prova, da parte di un artista stiloso, che porta il rap italiano in un territorio totalmente inesplorato: un disco che abbraccia anche un pubblico più largo, che può attecchire molto bene anche fra chi fino a ieri ascoltava Fedez, i cui testi molto retorici possono aver un po’ stancato, anche grazie ad un sound che sembra avere come punti di riferimento Jamie XX più che Louis Fonsi
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