Perchè è importante studiare l'arte?
L'arte è una materia scolastica che spesso viene sottovalutata. Non voglio intendere l'arte come semplice materia, ma sostengo che lo studio dell'arte sia fondamentale, per aprire la mente a nuove sensazioni emotive, un po' come la musica. Arte e musica sono collegate, ma nel mondo di oggi sono materie sottovalutate, poichè non esprimono alcuna apparente utilità. Nella cultura occidentale, l'arte ha rappresentato l'evoluzione del pensiero umano, del suo intelletto, delle tendenze del momento, non solo a livello filosofico, ma anche per contrassegnare e spiegare la realtà da un punto di vista pratico, dove la fantasia dell'uomo si sfoga, esprimendo quello che sente dentro. L'arte riflette l'animo umano di ogni epoca e, attraverso le opere di ogni periodo storico, l'uomo di oggi può comprendere la mentalità che vigeva in quel periodo, i quadri, le chiese, tutte le opere, sia di carattere pittorico che di carattere
archittetonico. Leonardo si rifaceva alla realtà, alla bellezza della natura, imprimeva le sue conoscenze scientifiche all'interno delle sue opere. Raffaello, artista rinascimentale, quando decorò le Stanze Vaticane per conto di Papa Giulio II, nella stanza dei filosofi, rappresentò due visioni della realtà: quella di Platone e quella di Aristotele che influenzeranno da un punto di vista sociale e morale tutta la cultura occidentale, e quindi anche attraverso fattori ideali e mutabili siamo riusciti a evolvere la nostra personalità in qualcosa di più definito. Poi, artisti manieristi, come Andrea Del Sarto, Pontorno lasciarono spazio allo sfogo emotivo dell'irrazionalità, dove l'inquietudine e le problematiche umane si sviluppano in percorsi differenti ma uniti. C'erano artisti ''nervosi'' e altri definiti visionari. Poi l'arte comincia a evolversi arrivando fino al Barocco, dove ornare era fondamentale, e poi nel '700 al cosidetto Neoclassicismo, dove ci fu la ripresa come nel Rinascimento della cultura classica. L'800 è un periodo dove la sensibilità umana spazia, l'attaccamento ai valori nazionali, sentimenti di appartenenza a una propria nazione, per riuscire a entrare in contatto col proprio spirito. Poi, tuttora si è arrivati alla bellezza contemporanea, che si ispira alle opere di Wright oppure a simboli come l'Empire State Building o la Statua della Libertà. L'arte è filosofia, è natura, è tutto.
G.C
archittetonico. Leonardo si rifaceva alla realtà, alla bellezza della natura, imprimeva le sue conoscenze scientifiche all'interno delle sue opere. Raffaello, artista rinascimentale, quando decorò le Stanze Vaticane per conto di Papa Giulio II, nella stanza dei filosofi, rappresentò due visioni della realtà: quella di Platone e quella di Aristotele che influenzeranno da un punto di vista sociale e morale tutta la cultura occidentale, e quindi anche attraverso fattori ideali e mutabili siamo riusciti a evolvere la nostra personalità in qualcosa di più definito. Poi, artisti manieristi, come Andrea Del Sarto, Pontorno lasciarono spazio allo sfogo emotivo dell'irrazionalità, dove l'inquietudine e le problematiche umane si sviluppano in percorsi differenti ma uniti. C'erano artisti ''nervosi'' e altri definiti visionari. Poi l'arte comincia a evolversi arrivando fino al Barocco, dove ornare era fondamentale, e poi nel '700 al cosidetto Neoclassicismo, dove ci fu la ripresa come nel Rinascimento della cultura classica. L'800 è un periodo dove la sensibilità umana spazia, l'attaccamento ai valori nazionali, sentimenti di appartenenza a una propria nazione, per riuscire a entrare in contatto col proprio spirito. Poi, tuttora si è arrivati alla bellezza contemporanea, che si ispira alle opere di Wright oppure a simboli come l'Empire State Building o la Statua della Libertà. L'arte è filosofia, è natura, è tutto.
G.C
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