YouTube

YouTube: strumento positivo o danno sociale?

Youtube è diventato ormai una costante nelle nostre vite. Ma siamo davvero sicuri che questo sia un bene?

Se ogni epoca può essere identificata con un preciso fenomeno culturale, la nostra sarà sicuramente ricordata come ‘l’era del web’. Questo accade perché i tempi cambiano, e con essi cambiano anche le mode e le tendenze. Così, mentre fino a dieci anni fa gli idoli adolescenziali erano i personaggi delle serie televisive Disney,

adesso il loro posto è stato preso dai cosiddetti youtubers, esattamente come Youtube ha progressivamente assunto il ruolo della televisione, divenendo il maggior intrattenimento di bambini e ragazzi. Ora, la domanda che da un po’ di tempo molti si pongono è: tutto ciò è positivo oppure no? Innanzitutto, dal punto di vista della libertà d’espressione Youtube è certamente un traguardo non indifferente, poiché consente a chiunque di pubblicare i propri contenuti, limitando il più possibile la censura.

In secondo luogo, Youtube può rappresentare un importante trampolino di lancio per molti talenti che la televisione non avrebbe altrimenti mai notato. Perché ammettiamo, nonostante quello che si dice in giro, Youtube non è solamente ‘spazzatura’, e il più delle volte capita di imbattersi in idee e contenuti davvero validi, belli e originali. Purtroppo però, entrambi questi punti presentano in sé anche i maggiori lati negativi di tale sito web, tra cui quello di dare, appunto, spazio a tutti.
Il maggior problema è che tra questi ‘tutti’ non si celano solamente grandi artisti, ma anche persone che, pur non avendo un grande talento o idee brillanti, decidono di aprire un proprio canale. Fin qui andrebbe tutto bene, se non fosse che Youtube non è certo un ambiente dominato dalla meritocrazia, e che dunque per farsi strada serve sostanzialmente un requisito: piacere alla gente. E allora non importa che tu sia un grande cantante, un bravo attore o un genio della comicità, perché se sei in grado di produrre qualcosa che attiri la gente, anche se si tratta di qualcosa di qualità bassissima, hai vinto.
Ultimamente, poi, capita anche di imbattersi in youtubers piuttosto dotati nel loro campo che scelgono però di invadere quelli degli altri; ed ecco allora che saltano fuori canzoni, libri, film e quant’altro, che non saranno di certo encomiabili dal punto di vista delle prestazioni, ma che potranno comunque ottenere molto successo, semplicemente perché rispecchiano il gusto della gente. La conseguenza peggiore di tutto ciò è che se si continuerà in questo modo il risultato sarà una società sempre più ‘commerciale’, in cui non si riuscirà più a distinguere ciò che vale veramente da ciò che invece rappresenta un mero tentativo di fare successo. Il paradosso è che da questo punto di vista potrebbe essere lo stesso Youtube a offrire una preziosa soluzione: basterebbe che chi ha realmente qualcosa da dire trovasse il coraggio di farlo e che noi trovassimo la voglia di ‘seguirlo’.

 

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