Death Stranding


Hideo Kojima, questo il nome di uno dei pilastri portanti dell'industria videoludica, padre e fondatore di una delle saghe più illustri, e celebri: Metal Gear Solid, la quale ha saputo dettare legge nel medium plasmandolo nel corso degli anni della sua crescita. Abbandonato il proprio lido natio, Konami, a causa di screzi e controversie professionali  con la compagnia in questione, si rifugia sotto l'ala protettiva di Sony, la quale concede al game designer la massima libertà lavorativa ed espressiva accordandogli tutte le risorse necessarie per lo sviluppo di un nuovo progetto, tale Death Stranding presentato ufficialmente all'E3 losangelino del 2016. Subito ha saputo sorprendere gli spettatori grazie alla presenza del celebre attore Norman Reedus, che riconferma la sua vicinanza a Kojima (coadiuvato questa volta dal regista Guillermo del Toro anche lui vittima di Konami) a seguito della cancellazione di Silent Hills. Il trailer, assai criptico ed di difficile interpretazione, è stato subito oggetto di elogi e critiche da parte dei videogiocatori: molti lamentavano l'assenza di una esplicita comunicazione riguardo l'essenza del titolo, altri ben più interessati si sono cimentati nella teorizzazione di ipotesi e congetture dai pochi elementi forniti dalla presentazione.


In tutto ciò le dichiarazioni dell'autore, mirate a generare interesse ed alte aspettative, hanno contribuito a generare un alone di mistero e di fascino: "Quando l'umanità ha iniziato ad evolversi, ha cominciato ad utilizzare degli strumenti. Il primo di questi fu il bastone, mentre il secondo fu la corda. Il bastone veniva utilizzato per tenere a distanza cose spiacevoli e nemici, mentre lo scopo della corda era l'esatto contrario, ovvero legare a sé ciò che si desiderava tenere vicino. Sono stati questi due strumenti a permettere l'evoluzione e a generare l'era in cui viviamo oggi, e persino i giochi. La tecnologia si è evoluta dal 3D al VR e si evolverà in chissà cos'altro, ma io continuo a pensare che la maggior parte dei giochi ai quali giochiamo oggi sia basata sul bastone, sullo sparare, su calci e pugni, e tutte queste idee si basano sul concetto del bastone. In Death Stranding saranno presenti anche questi elementi, ma io voglio includere in ciò la corda, l'oggetto che tiene organicamente unite le cose. Non posso ancora entrare nello specifico, ma è questa l'idea che ho per il mio gioco". Dall'annuncio ad oggi sono intercorsi ben quattordici mesi, i quali sono stati segnati da informazioni piuttosto generiche se non sul engine grafico utilizzato nello sviluppo proprietario di un' altra casa di sviluppo marchiata Sony. In vista della conferenza del Playstation Experience Kojima ha modificato la propria copertina del profilo Twitter lasciando intendere ulteriori novità in arrivo, suffragate dalle dichiarazioni di Guillermo del Toro al quale verrà mostrato il primo video di game play nelle prossime due settimane.



 

Riccardo

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