Hegel il cultore dell'idealismo

Hegel fu il più importante filosofo dell'800 e il principale esponente dell'idealismo tedesco. Egli attribuiva alla filosofia una funzione giustificatrice della realtà in ambito politico, attraverso il concetto di Assoluto il quale è immanente alla realtà. Hegel distingue due facoltà dell'uomo, ovvero l'intelletto e la ragione, l'intelletto ha la funzione astratta di separare i diversi aspetti della realtà mentre la ragione ha una funzione unificatrice, di individuare le relazione fra i concetti del pensiero e di inserirli all'interno dell'Assoluto, che viene compreso attraverso la ragione. La filosofia Hegeliana aspira a comprendere l'Assoluto, che è Idea, spirito e pensiero in mutamento attraverso il processo dialettico. La dialettica di Hegel pone sullo stesso piano logica e ontologia, sostenendo che la ragione ha la funzione di comprendere sia le leggi e
strutture del pensiero che quelle della realtà, in quanto per il filosofo la realtà esiste come manifestazione dell'Assoluto ovvero dell'Infinito. Egli inoltre adotta una posizione diversa della ragione rispetto agli illuministi, che sostenevano che fosse impossibile attuare delle rivoluzioni storiche, mentre per Hegel era possibile attraverso lo spirito che incarnandosi in individui come Cesare e Napoleone, hanno attuato un mutamento nella storia, quindi la ragione si attua nella storia e nella realtà per comprenderla e non per trasformarla. La filosofia di Hegel è fondamentale in ambito politico, per lo sviluppo delle teorie nazionalistiche tedesche a livello politico che iniziarono con Fichte, Hegel fu il più grande pensatore politico della propria età storica, forse addirittura meglio di Marx...

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