Lettera #1

Ciao CEC,
in realtà mi conosci già
per quanto si può conoscere un oceano dal mare che lo precede 
sai che amo la letteratura e la musica indie
vorrei presentarmi quindi 
non ho mai avuto tutta questa voglia di raccontarmi a qualcuno
è strano, molto, di solito non parlo molto di me 
di come sono veramente
non con chi non conosco bene
ma sai, ti faccio da casa
hai deciso di affittare una stanza tra i miei scatoloni pieni di dubbi,
tra il disordine
ero convinta che nessuno sarebbe più potuto entrare lì dentro, 
dato che a volte non ho spazio neanche per respirare
bel casino,
la mia mente 

nel buio hai acceso una candela
ed ho paura 
dato che se continui così
rischi di bruciare tutto
come puoi pretendere di non sapere chi ti pensa
mentre torna a casa, mentre scrive, alle quattro del mattino 
per di più mi ci tieni sveglia tu alle quattro del mattino
il fatto è che queste cose non te le dirò mai
se dovessi veramente scriverti una lettera, beh
il tutto si ridurrebbe ad un foglio vuoto
volevo dirti che quando sfoglio uno dei miei libri di Calvino
ti penso
Okay, non giriamoci intorno
Ti penso spesso
No, errato
più che spesso

Bevo tisane non zuccherate, sono caffeinomane
al vetro e senza zucchero grazie
ho sempre pensato che il caffè zuccherato non è caffè
non puoi dire "Hey, mi piace il caffè" se aggiungi lo zucchero
Quando mangio cose come pizza e sushi tendo a nascondere la bocca
Sono freddolosa e non riesco a dormire senza qualcosa da abbracciare

Ma cosa accade quando ti penso?
Penso alla tua altezza, e anche a quando mi fai ridere
ho fatto mille foto al tuo viso con gli occhi
certo, non posso mostrartele 
ma sei venuto bene 
davvero
anche se non sei molto fotogenico
di solito riesco a parlarti senza agitarmi e rovinare tutto
quando poi ti vedo
cerco di cammuffare il mio imbarazzo mostrandomi forte
e rovino tutto cercando di scherzare
ma sento davvero che con te posso essere io, Bianca
non sono timida 
ma con te lo divento
ho lottato per non esserlo per anni
ma tu, tu tiri fuori un mio lato dormiente
rompi gli schemi, rompi la mia gabbia toracica 
e quando mi sorridi scomponi la mia razionalità


 

Ho detto troppo forse per oggi, ho così tanto da dirti 
ma la smetto
ed anche se non leggerai mai
ho paura di annoiarti.

tua, Annamaria.
 


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