Analfabeti funzionali e Filosofia

Il termine analfabeta era utilizzato in passato, circa fino al XIX secolo, per indicare individui e persone che non avevano un alto retaggio sociale, culturale e sopratutto di istruzione. Queste persone erano caratterizzate dalla mancanza di capacità di lettura, scrittura e formulazione del pensiero astratto, ovvero la capacità tendenzialmente interpretata come risolvere problemi. Tuttavia, a partire dal XX secolo, questo termine è mutato in ''analfabeta funzionale'', dove a differenza dell'analfabeta tradizionale, questi individui hanno conseguito titoli anche di istruzione superiore o laurea, ma sono privi di capacità di comunicazione, risoluzione problemi e di mancanza di comprensione di come funzionano gli oggetti e la realtà stessa. Gli analfabeti funzionali, oltre a essere concentrati spesso in nazioni come l'Italia. Ma la cosa paradossale è stranamente che in Italia gli analfabeti funzionali sono concentrati oltre che nel popolo, si trovano all'interno dei posti di potere, sono anche politici, imprenditori e anche uomini di spettacolo che nonostante non abbiamo capacità propriamente ''geniali'', condividono il pensiero del popolo, sono l'incarnazione dello spirito del popolo, e riescono a individuare piccole problematiche reali che bastano per soddisfare chi non si trova al posto del comando. Gli analfabeti funzionali sono concentrati spesso in due partiti, il Movimento 5 Stelle, e la Destra, infatti questi individui non dovrebbero rappresentare una

nazione nata sotto il segno della cultura, di un'identità nazionale, cresciuta sotto il segno di Roma, di uno spirito conservatore dei propri valori, di tradizioni e principi che non sono in accordo con l'identità del popolo cresciuto sotto uno spirito diverso, privo di questi principi, lo spirito degli analfebeti funzionali.

Giulio R.C.