Politici: Laureati o Ignoranti?
Nella storia della politica si sono affermati fino al'ultima parte del XX secolo uomini di grande calibro dal punto di vista culturale, con profonde conoscenze in ogni ambito, sopratutto giuridico, filosofico e politico. Storicamente anche secondo le teorie del padre della filosofia politica, Platone, coloro che devono tenere il potere, la classe dirigente sotto il profilo politico dello stato, devono essere i ''filosofi'', che possiamo interpretare come persone che hanno una profonda conoscenza in varie sfacettature della realtà. Anche nella ''vecchia scuola di statisti'', come Prodi, Napolitano, Monti, Draghi, questa conoscenza di Diritto, Politica ed Economia era molto profonda, tutt'ora invece si associa la figura del politico all'ignoranza, come specchio della società del XXI secolo, una società italiana caratterizzata dal più grande numero del mondo di analfebeti funzionali, i quali per la maggior parte sono anche i politici. Partendo dai vertici, Matteo Salvini attuale leader della Lega Nord e Ministro degli interni, possiede il diploma di liceo classico, e fu iscritto in Scienze Politiche poi in Scienze Storiche fino all'età di 35 anni. Di Maio, leader del Movimento 5 Stelle, studiò prima Ingegneria e poi Giurisprudenza senza ottenere la laurea, anch'egli possiede come titolo di studio il diploma del liceo classico. Daniela Santanchè e Giorgia Meloni sono anche loro diplomate, la prima in particolare vantava un Master alla Bocconi, mentre invece si trattava di un corso di formazione post diploma, come fanalino di coda, Umberto Bossi, affermando di essere in possesso di lauree, per l'insegnamento di Matematica e Fisica, mentre si è diplomato da privatista, come perito elettrotecnico con ''Radio Elettra''.
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