Top 5 Giochi Preferiti

Classifica di Francesca

5°- Super Mario 64 DS 
Gioco molto interessante, con la possibilità di giocare con più personaggi rispetto alla versione originale. Frustrante il completare le varie missioni per ottenere stelle e trama classica di un gioco di Mario. Musiche e grafica fantastiche.

4°- Mario e Luigi: Viaggio al Centro di Bowser
Trama molto avvincente, è fantastico poter utilizzare Bowser nell'avventura, grafica ottima, musiche bellissime ma pecca dal punto di vista del cattivo. Inoltre la mancanza di buchi di logica e imprecisioni rendono il gioco meno divertente del suo predecessore.

3°- Rayman Origins e Legends
Ottima grafica disegnata in arte tradizionale al computer, non difficilissimo e bellissima la possibilità di giocare con tanti personaggi differenti. Musiche integrate con le ambientazioni.

2°- Mario e Luigi: Fratelli nel Tempo
Storia affascinante, personaggi memorabili, grafica imprecisa nelle proporzioni di certi oggetti ma allo stesso tempo bella. Ci sono vari buchi logici e imprecisioni che rendono il gioco molto divertente.

1°- Pokémon Bianco e Bianco 2
Trama e personaggi intriganti, grafica e cutscenes stupende e le musiche sono le migliori della saga Pokémon! 







Classifica di Riccardo

5°- Project diva series
Essendo un grande appassionato dei cantanti virtuali meglio noti come Vocaloid è con grande gioia che ho scoperto questa serie decennale di giochi musicali a loro dedicati. Ciò mi ha permesso di interagire seppur limitatamente con loro e di partecipare in forma attiva nelle loro fantastiche canzoni, che nel tempo mi hanno spronato a migliorarmi affinché potessi affrontare i gradi di difficoltà più elevati ed uscirne vincitore.

4°- Ratchet&Clank: A spasso nel tempo
Questa storica saga ha rappersentato il mio personalissimo ingresso nel mondo dei videogiochi, all'età di circa 7 anni e nel corso degli anni ho continuato a seguirla assiduamente per ogni nuovo titolo in uscita; infine, a fronte di 8 titoli giocati approfonditamente e ripetutamente ho potuto eleggere suddetto titolo come il migliore in assoluto, in quanto perfetto raffinamento ed arricchimento della formula di gioco classica, come la possibilità di esplorare liberamente l'ambiente spaziale, ricco di tanti planetucoli con gradevoli attività riemipitive. Infine, si ha un ulteriore passo avanti sul fronte della narrativa, passo che segue quanto precedentemente compiuto dal prequel Armi di Distruzione ovverosia maggiore maturità e serietà (nonostante rimngano presenti i momenti comico ironici ai quali siamo stati abituati sin dalla nascita della saga) e la volontà di creare un vero e proprio universo narrativo forte e solido.

3°- Resident Evil 7
Uno dei titoli più controversi degli ultimi anni, in quanto punto di svecchiamento ed evoluzione (od di smarrimento, si potrebbe dire per l'altra parte) di una delle serie videoludiche più iconiche nell'immaginario collettivo, vale a dire Resident Evil, ideata nel 1996 dalla mente di Shinji Mikami game designer pilastro dell'industria videoludica mondiale; la serie venne tuttavia abbandonata dal suo creatore al termine della sua quarta iterazione, che rappresentò a sua volta un importante spartiacque tra gli appassionati in quanto pur mantenedo un'atmosfera a stampo irrorifico si effettuò una brusca virata nella direzione dell'azione, componente che nei due successivi capitoli divenne centro dell'esperienza di gioco di fatto snaturando lo spirito originale della serie.

 2°- Monster Hunter: World

 Titolo questo al quale è stata di poco strappata la prima posizione in questa classifica. Il concetto alla base è di per sé semplice: caccia mostri con i cui materiali è possibile forgiare e potenziare equipaggiamento al fine di poter affrontare mostri più temibili, è tuttavia sviluppata in maniera così sapiente da risultare costantemente gratificante, scacciando di fatto lo spettro della noia.


1°- Nier: Automata 
Depressione e desolazione, questi i termini con i quali descriverei il mio vissuto di Nier:Automata, videogioco che più di tutti ha saputo lasciarmi un indefinibile senso di vuoto nel quale si avvicendavano emozioni tra le più disparate, dalla delusione per un finale incompreso ed inaspettato ad un compiacimento per essere finalmente arrivato al termine dell'avventura; la colonna sonora poi, ha contribuito ad alimentare la mia tristezza.

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