Ao

Ao
(a-oh)

Deriva da due lingue: un misto fra l'aramaico antico del sud (aou) e dal latino (aurum).
La parola oggi come oggi come ieri e come domani (volendo anche dopodomani) si utilizza come esclamazione in vari contesti con vari significati.
Significati e contesti:
Alterazione: Esempio: AO A TESTA DE SCROTO!
Saluto: Esempio: Ao fra!
Richiesta di attenzione: Esempio: Ao guarda che te sto a parla!
Risposta alla stessa richiesta: Esempio: Ao!
Giustificazione: Esempio: Ao! Armeno l'ho fatto quello che potevo!
Fastidio: Esempio: Ao e le'!
Domanda: Esempio: Ao, ma ndo sta?!
Gioia: Esempio: Ao! Che figata!

Questi sono solo alcuni dei contesti e degli esempi di utilizzi comuni della parola del colloquismo della lingua del paese degli italiani dei quartieri malfamati delle città del sud del sovraccitato paese.
Del.
Ma da dove deriva questa parola? Perché la usiamo e perché sta dappertutto?

Come abbiamo detto all'inizio, "Ao" deriva dall'aramaico antico "Aou" e dal latino "Aurum".
Aou in aramaico antico significava: Fratello mio, ti concedo l'utilizzo della parola poiché noi siamo poveri in materiale, ma ricchi di spirito e cuore; ora hai tutti i permessi morali, spirituali, fisici, liguistici, filosofici, storici per colloquiare assieme ad un misero tale quanto te, poiché ripeto: siamo poveri, ma ricchi dentro, e i ricchi non hanno accesso a codesta parola sacra in quanto non sono degni del valore dato dalla povertà.
Aurum in latino significava: oro.
La domanda ovvia sorge adesso: che centrano i burrito?
L'altra domanda ovvia è: qual è nato prima? Aou, che andava contro i ricchi e perciò l'oro? Oppure aurum che i ricchi possedevano per boicottare il potere della parola aou?

Oggi come oggi, ieri, domani ecc. si usa ao in modo leggero (come na pima) e colloquiale, come mai?
Beh, inanzitutti c'è da dire che le classi sociali hanno influito molto, ma col tempo hanno imparato a convivere e coesistere, a tal punto che ormai non si classificano più. Ao ora richiama tutti in modo uguale, consono, e adeguato al contesto.

Esempi di persone famose che usano o hanno usato la parola ao sono:

Oscar Wilde: Ao, rega so popo tutto sur monno!
(Cit. I So, Bestseller)

Shakespeare, lo usò molteplice volte: Ao, Giulie', Scenni npo'! 
Ao Teba',ma che voi? T'accide!
Ao Rome'? Che si morto davero?
(Cit. Romeo e Giulietta, Bestseller) 

 McGreggor: Ao, a Kabi' ma che me stai a imbrutti'?!
(Cit. MMA, Bestseller)

Er Luce: Ao, se non vieni sei un tacchino!
(Cit. Video, Bestseller)

Platone: Ao, l'essere è e non può non essere rega!
(Cit. Non mi ricordo quale capitolo del libro di filosofia, Bestseller)

Eccertou, ovviamentei, Silvio Berluscouni: Aou, ve pago, volete scopa?
(Cit. Diciottenni, Bestseller)

E su quest'ultimo dobbiamo soffermarci. Il nostro mitico Silvio è stato colui che con il suo sommo minimo intelletto ci ha riportato alla differenza di classi sociali, nonché ai tempi dell'aramaico antico. Infatti Berlusca, con il suo gran cuore e aperto portafogli (e non solo) era schierato dalla parte dei poveri nonostante fosse ricco.

Da questo articolo potete imparare una importantissima lezione: usare la parola ao non è soltanto coatto, ma anche colto e utile ,e dimostra che non hai nessun rancore per nessuna classe sociale. Se invece dici Aou sei lo schifo della terra. 
Ciao!

-Oscar Shakespeare

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