Un'altra bottiglia vuota.
Le 4 di mattina
in mano ho solo qualche spiccio e una cartina
che faccio qui?
Passiamo tutta la vita ad aspettare qualcosa
Un ragazzo, un autobus
un cielo un po' più stellato di quello che è di solito
solamente per poi cercare qualcosa di nuovo da aspettare.
Quindi, ora, vorrei riformulare la domanda
non è "Che ci faccio qui?"
ma "che ci facciamo tutti qui?"
Nasci, cresci e poi muori
nemmeno il tempo di goderti la vista di un bel campo di girasoli a 8 anni,
pensare di strapparne uno per regalarlo alla mamma,
che ti ritrovi seduto al tavolo della cucina
e di anni ne hai 30.
La televisione accesa che, con il volume bassissimo,
descrive in che modo si sta evolvendo la borsa nelle ultime settimane
mentre con il pc acceso cerchi annunci di lavoro.
Boom
in un attimo sono 70
e della vita non sai più che fartene, in fondo la tua te la sei vissuta.
"quello che faccio non è mai abbastanza per te"
è comico e amaro allo stesso tempo come faccia male
pronunciare quella maledetta frase se il destinatario sei proprio te stesso.
Ho 16 anni,
sono una ragazza normale,
si, certe volte sto male
e con gli occhi infelici
vorrei riuscire a chiamare i miei amici
senza stare a pensare alle cicatrici.
La bellezza della vita sta proprio nel vivere,
ma se questo non ci piace allora qui che ci stiamo a fare?
Oltre aspettare
e aspettare
e aspettare
che altro posso fare?
Un equilibrio fra il vivere e il non-vivere:
Questo si prova
fissando un'altra bottiglia vuota alle 4 di mattina con in mano solo qualche spiccio e una cartina
in mano ho solo qualche spiccio e una cartina
che faccio qui?
Passiamo tutta la vita ad aspettare qualcosa
Un ragazzo, un autobus
un cielo un po' più stellato di quello che è di solito
solamente per poi cercare qualcosa di nuovo da aspettare.
Quindi, ora, vorrei riformulare la domanda
non è "Che ci faccio qui?"
ma "che ci facciamo tutti qui?"
Nasci, cresci e poi muori
nemmeno il tempo di goderti la vista di un bel campo di girasoli a 8 anni,
pensare di strapparne uno per regalarlo alla mamma,
che ti ritrovi seduto al tavolo della cucina
e di anni ne hai 30.
La televisione accesa che, con il volume bassissimo,
descrive in che modo si sta evolvendo la borsa nelle ultime settimane
mentre con il pc acceso cerchi annunci di lavoro.
Boom
in un attimo sono 70
e della vita non sai più che fartene, in fondo la tua te la sei vissuta.
"quello che faccio non è mai abbastanza per te"
è comico e amaro allo stesso tempo come faccia male
pronunciare quella maledetta frase se il destinatario sei proprio te stesso.
Ho 16 anni,
sono una ragazza normale,
si, certe volte sto male
e con gli occhi infelici
vorrei riuscire a chiamare i miei amici
senza stare a pensare alle cicatrici.
La bellezza della vita sta proprio nel vivere,
ma se questo non ci piace allora qui che ci stiamo a fare?
Oltre aspettare
e aspettare
e aspettare
che altro posso fare?
Un equilibrio fra il vivere e il non-vivere:
Questo si prova
fissando un'altra bottiglia vuota alle 4 di mattina con in mano solo qualche spiccio e una cartina
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