estintori: come estinguere le fiamme che ardono la caverna del nostro cuore

 COME UTILIZZARE un estintore


Avvicinati fino alla distanza opportuna. Molti estintori hanno un raggio d'azione massimo compreso tra 2,5 e 4 m; prima di scaricare l'agente estinguente, devi avvicinarti o allontanarti dalle fiamme per trovarti a circa 2-2,5 m. 

Estrai la spinetta di sicurezza. Ogni estintore è dotato di un piccolo bastoncino di metallo inserito nel manico che ne impedisce l'attivazione accidentale; afferra l'anello a cui è collegata la spinetta ed estraila da un lato dell'impugnatura. A questo punto il dispositivo è pronto per essere usato.

  Per sparare l'estinguente devi premere il grilletto

 Un normale estintore contiene abbastanza sostanza per un'erogazione di soli 10 secondi. Se l'estintore ha ancora carica, forse puoi provare a ripetere la procedura.

 

 

 COME RICARICARE un estintore

 si deve svitare il tappo per estrarlo dalla sede originale. Fatto ciò, si prende un sacchetto e si svuota il contenuto rimanente all'interno dell'estintore, e poi si avvita il tappo nella sede originaria. A questo punto, si procede con il test, e cioè si posiziona la pistola ad aria compressa nell'apposito beccuccio e si premono simultaneamente il meccanismo di azione dell'aria compressa e quello dell'estintore. Adesso lasciate simultaneamente dopo averlo ricaricato, ed osservate attentamente che l'estintore non ha perdite, cioè se regge bene la pressione del compressore. A questo punto, possiamo quindi procedere nuovamente con lo scaricare l'estintore. Adesso contiene solo aria, quindi non c'è nessun tipo di problema. 

 

1) ESTINTORE A POLVERE

estintori a polvereÈ costituito da un involucro in lamiera d’acciaio, pressurizzato con gas inerte o con aria deumidificata a circa 15 bar (pressione di esercizio a 20°C) contenente come estinguente polvere chimica, costituita principalmente da composti salini quali: bicarbonato di potassio, per polveri bivalenti classe d’incendio B, C. Solfati di ammonio e fosfato mono ammonico, per polveri trivalenti classi di incendio A, B, C, addittivato con altre sostanze che conferiscono alla stessa particolari proprietà di: fluidità e resistenza all’umidità, idrorepellenza. L’azione che espleta la polvere sull’incendio si riassume in: soffocamento, raffreddamento, inibizione delle parti incombuste quindi blocco della catalisi dell’incendio.


2) ESTINTORE AD ANIDRIDE CARBONICA

estintori a CO2È costituito da un serbatoio realizzato in un unico corpo senza saldature, può essere realizzato con acciaio di buona levatura, o in lega leggera. La particolarità del serbatoio è quella di resistere alla pressione che il gas sviluppa a vari stadi di temperature quali: -20°C ~19 bar, + 20°C~ 60 bar, +60°C~170 bar.




3) ESTINTORE AD ACQUA

estintore ad acquaÈ costituito da una bombola in lamiera d’acciaio, trattata contro la corrosione, contenente come agente estinguente acqua. È pressurizzato o permanentemente con un gas inerte, o al momento dell’uso attraverso la perforazione di una bambolina interna contenente anidride carbonica. I primi estintori ad acqua, parliamo degli inizi del 1900, erano realizzati con una bombola la cui carica era costituita da bicarbonato di sodio disciolto in acqua, e vicino alla bocca del contenitore era fissata una bottiglia di vetro contenente acido solforico.
Premendo un’astina la bottiglia si rompeva e la reazione chimica che avveniva istantaneamente produceva anidride carbonica la quale come qualsiasi propellente espelleva l’acqua dal contenitore permettendo all’operatore di dirigerla sul fuoco.
Attualmente l’estintore idrico ad acqua è realizzato per spengere principi d’incendio di classe A.
La carica dell’estintore in genere non è acqua pura ma spesso è miscelata con sostanze che amplificano l’effetto bagnante dall’acqua e il potere endogeno della stessa.
Il dispositivo di erogazione e costituito da un tubo e da una lancia spesso a forma dei piccola doccia, per meglio effettuare l’azione di raffreddamento e per distribuire l’estinguente in una piu ampia superficie.




 

4) ESTINTORE A SCHIUMA

estintori a schiumaÈ costituito da un serbatoio in lamiera d’acciaio, trattato contro la corrosione, la cui carica è composta da liquido schiumogeno diluito in acqua in percentuale che và dal 3 al 10%.
La pressurizzazione dell’estintore può essere permanentemente o può avvenire al momento dell’uso, grazie ad una bambolina di CO2 posta sotto l’orifizio di riempimento dell’estintore che nel caso di necessità sarà liberata attraverso la sua perforazione da un percussore posto sul gruppo valvolare.
L’estintore a schiuma è utilizzabile sui focolai di classe A-B, trova impiego soprattutto nel settore navale. Non è assolutamente utilizzabile sui quadri elettrici, sui focolai di classe D, sulle polveri chimiche reagenti con l’acqua. Il dispositivo di erogazione dell’estinguente è composto da un tubo al cui termine è collegata un lancetta in materiale anticorrosione, alla cui base vi sono dei fori di ingresso aria. All’azionamento dell’estintore ed alla contemporanea uscita della soluzione di liquido schiumogeno, dai forellini posti alla base dalla lancia entrerà aria per effetto venturi che miscelandosi al liquido in passaggio produrrà la schiuma che sarà diretta sul principio d’incendio.




 A nostro modesto parere, l'estintore a CO2 di 5 kg tra il computer e il termosifone sotto alla finestra è na cosa greve.
 Ma che ce fai con l'estintore là se poi l'uscita dista più o meno quanto casa mia e la Francia?
come dice BEAr Grillllllllls:
 "Questi estintori; sono estintori"
Non male fratello, non male.
Ora vado a cucinarmi dei Brioski con i miei Broski a fiamma lenta dando fuoco al computer, poi vi faccio sapere se il tutorial funziona.


FF
canna












 di bamboo (pensavi male eh)

Commenti