Il Coronavirus: cos'è e cosa rischiamo

Il Coronavirus:cos'è e cosa rischiamo

Il Coronavirus, come tutti sappiamo, nasce in Cina, precisamente nella città interna di Wuhan che conta circa 6 milioni e mezzo di abitanti, tutti molto esposti alla diffusione del contagio. Le ipotesi sulla sua origine sono numerose,la più accreditata è quella dei serpenti.I serpenti vengono mangiati da molti cinesi e potrebbero aver fatto da tramite per il virus che è poi passato agli umani,anche se questa teoria ha diverse falle,per esempio il fatto che sarebbe la prima volta nella storia che dei rettili trasmettono un coronavirus.Alcuni analisti sono convinti della sua origine artificiale,scenario molto inquietante ma assolutamente non da escludere.
Il virus è stato scoperto per la prima volta negli anni '60,in alcuni pazienti colpiti da raffreddore,con altri casi simili ma più gravi nei primi anni 2000.Nel 2019 è esplosa un'epidemia di un ceppo potenziato del virus a Wuhan,che rischia di diffondersi molto oltre i confini della città.

Il coronavirus presenta un periodo minimo di incubazione di 14 giorni,durante il quale il virus non è rilevabile dai controlli medici.Si diffonde da uomo a uomo attraverso liquidi personali come la saliva.I sintomi sono febbre alta,affaticamenti muscolari,tosse alta e difficoltà respiratoria,e può portare alla morte.L'emergenza è ormai di livello mondiale,come testimoniato dalla OMS che ha aumentato il livello di rischio,e dalla Cina che ha messo in quarantena 13 città per 50 milioni di abitanti,vietando i tuor di massa al'estero.I controlli sono rigidissimi,con i cittadini di Wuhan che non hanno il diritto di lasciare la città e quarantena obbligatoria per i passeggeri di voli provenienti dalla Cina.Secondo fonti governative cinesi si è rafforzata la capacità diffusoria del virus,ma il governo di Pechino ha fatto sapere di essere al lavoro su un vaccino e di aver già isolato il primo ceppo di Coronavirus.

Cosa rischiamo?Il rischio a livello mondiale è altissimo,in quanto il virus è nella posizione più favorevole per colpire grandi masse di popolazione:la Cina è un paese molto popolato,dove anche le città più piccole hanno milioni di abitanti(una città delle dimensioni di Piacenza in scala ha due milioni di abitanti in Cina),che presenta condizioni di vita ed igiene medie molto basse,e per di più la Cina è un paese in forte crescita economica e di conseguenza i collegamenti con l'estero sono al massimo storico.L'autorità centrale in Cina è molto forte,ma è quasi impossibile esercitare un controllo efficace su un miliardo e mezzo di persone distribuite in 10 milioni di kmq.Il rischio è proprio questo,il virus si può diffondere velocemente negli spazi stretti e popolatissimi che sono le città cinesi e da lì diffondersi nel mondo,visto che il periodo di incubazione di due settimane rende molto difficile distinguere gli infetti dai sani,per non parlare poi di eventuali portatori sani,che rendono tutto il popolo cinese potenzialmente infetto e di conseguenza espongono la quasi totalità della popolazione mondiale al rischio del contagio.L'unica possibilità sicura di bloccare la diffusione del contagio sembrano essere delle gigantesche e inattuabili limitazioni alla libertà personale dei cinesi,che il partito comunista non sembra voler(o poter) attuare.L'allarme è altissimo.





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