Junior Cally Sanremo

Ci stiamo avvicinando alla 70esima edizione di Sanremo, che avrà inizio il 4 febbraio, e già i primi scandali stanno facendo il giro del web. Quello che sta avendo più seguito sono le accuse rivolte ad uno dei partecipanti: Junior Cally, pseudonimo del nome di battesimo Antonio Signore, è un rapper e produttore discografico italiano.
Le poche informazioni sulla sua adolescenza ci vengono rivelate nel suo libro "Il principe. È meglio essere temuto che amato" dove il rapper racconta di aver convissuto per quattro anni, nella periferia romana, con una presunta leucemia che poi si rivelò non essere tale ma che lo segnò a tal punto da riscontrare successivamente un disturbo ossessivo compulsivo della personalità.
Ha riscontrato notevole successo dopo l'episodio accaduto il 30 agosto 2019 nel videoclip del singolo Tutti con me, il quale ha anticipato l'uscita del suo secondo album Ricercato, rilasciato il 6 settembre 2019. Nelle prime scene del video musicale il rapper romano, conosciuto da sempre con una maschera antigas sul volto, ha deciso dopo 2 anni di carriera, di rivelare la sua identità mostrandosi al pubblico.
Junior Cally è stato accusato dalla produzione di sanremo di sessismo, che si evince particolarmente in un strofa in suio pezzo di successo "Magicabula", che dice:
"Mi piace danzare la notte
Sopra le punte, fra queste mignotte
Uscito dalle fogne, dormo con tre streghe
Fratello le rimando a casa con le calze rotte"
Dopo le accuse mosse contro il cantante sono addirittura entrate figure di spicco dal punto di vista politico, si parla anche di processo.
Sono stati inoltre raccolti alcuni pareri sulla  questione da personaggi di ogni tipoe carica, adesso ne riporterò due che mi hanno particolarmente colpito:
L’ex-ministro dell’Interno Salvini fa sentire la sua voce: «Mi vergogno di quel cantante che paragona Donne come troie, violentate, sequestrate, stuprate e usate come oggetti. Lo fai a casa tua, non in diretta sulla Rai e a nome della musica italiana». Frasi che innescano subito una polemica con i democratici: «Io invece fossi in te Salvini mi vergognerei perché hai detto che gli insulti alle donne vanno bene se fatti in casa. Che pena, mamma mia», attacca Alessia Morani, sottosegretaria al ministero dello Sviluppo economico.
  Vittorio Sgarbi:
«Non conosco le canzone, né so chi sia il cantante ma tendo a dare ragione ad Amadeus. L’ho fatto pure quando ha parlato della fidanzata di Valentino Rossi, che “sa stare un passo indietro”. Una donna o un uomo che hanno una personalità che li porta a stare in prima fila non devono necessariamente avere al fianco una persona che fa la stessa cosa o va più avanti. Anche il marito di Elisabetta di Inghilterra ha fatto un passo indietro nella sua vita. E non abbiamo notizia di cosa facciano i fidanzati della Pausini. Una canzone esprime opinioni personali, non devono essere condivise. Mi pare ridicolo escludere dal festival di Sanremo qualcuno che è stato chiamato. Io misuro le mie valutazioni sul comportamento di Amadeus e mi pare un comportamento preciso, lui è quello che guida la baracca, lo fa, credo, in maniera cosciente e avveduta e se ha preso una posizione tendo a essere d’accordo con lui. Sì, infatti. Le reazioni più rumorose alle frasi sulla fidanzata di Rossi sono veramente ridicole. Se lei si vuole difendere, lo farà da sola. Che bisogno ha di badanti, come la Murgia e la Gerini? Se è offesa lo dica, altrimenti queste non rompano. Devono parlare per lei? Sono prepotenti. Sono di gran lunga sessiste alla rovescia: il vero sessismo è ritenere una inadeguata o incapace di difendersi da sola. Quindi, se una canzone ha offeso qualche donna, quella donna si lamenti». 

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