Coronavirus

 I coronavirus sono un genere di virus a RNA che fanno parte della sottofamiglia Orthocoronavirinae, della famiglia Coronaviridae, del sottordine Cornidovirineae, dell'ordine Nidovirales.
Si tratta di virus dotati di pericapside con un genoma a filamento singolo a senso positivo e con un nucleocapside di simmetria elicoidale, è stato causato dalla trasmissione del virus da animale a uomo, non a caso l'epicentro dell'epidemia è un mercato della città cinese di Wuhan dove venivano venduti anche animali selvatici vivi.
Nell'uomo, provocano infezioni respiratorie, spesso di lieve entità come il raffreddore comune, ma in rari casi potenzialmente letali come polmoniti e bronchiti.
A gennaio 2020, non esistono vaccini o farmaci antivirali per la prevenzione o per il trattamento considerati validi dalla comunità scientifica. Alla stessa data si conoscono sette ceppi di coronavirus in grado di infettare gli umani.  
L’epidemia di coronavirus è scoppiata in Cina alla fine del 2019 e da lì si è diffusa in 28 Stati, dall'OMS è stata confermata la trasmsissione da uomo a uomo. L’Italia è il terzo Paese al mondo per numero di contagi, dopo la Cina (oltre 77 mila) e la Corea del Sud (763): in base all’ultimo bollettino, sono 269 i casi accertati nel nostro Paese.
 In Italia, terzo paese mondiale per numero di infetti,c'è stato un caso isolato al Grand Hotel Palatino di via Cavour, cuore della Capitale, ma il contagio è partito dalla Lombardia dove attualmente sono 206 i casi accertati e 6 i decessi, mentre c'è già stato un caso accertato nel Sud Italia.
Come spiegato da l'assessore al Welfare Giulio Gallera le vittime sono molto anziane e con quadri clinici già complicati.
Le autorità stanno adottando una serie di misure per contenere il contagio. La più importante è quella relativa a chi è rientrato dalla Cina e deve stare in quarantena per 14 giorni.
Lombardia, Veneto e le altre regioni coinvolte hanno previsto la chiusura delle scuole e la sospensione di manifestazioni ed eventi. Ci sono poi le cosiddette zone rosse, quelle dei focolai, in cui non si può entrare e da cui non si può uscire: lo ha stabilito un decreto che coinvolge 11 comuni. Un altro decreto permette alle aziende delle zone rosse di far lavorare i loro dipendenti da casa, in remoto.
Finora gli esperti hanno sempre indicato un periodo di incubazione di 7-14 giorni, ma sembrerebbe esserci un caso che non ha mostrato sintomi di infezione fino al 27esimo giorno.

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