L'inefficienza della scuola italiana

Il sistema scolastico italiano odierno è uno dei sistemi scolastici che stressa maggiormente gli studenti ottenendo i risultati peggiori. La media italiana di ragazzi che abbandonano la scuola, infatti, è del 18.6% contro il 13% di media europea fra il 2010 ed il 2019.

Ci sono molteplici ragioni per cui questo accade, tra cui, alla base di tutto, il metodo di assunzione dei professori. Questi, infatti, devono solamente dimostrare di conoscere la materia che insegnano attraverso un concorso. Tuttavia, utilizzando questo metodo di giudizio, spesso si va in contro a professori che sono si preparati sulla materia che insegnano, ma sono incapaci ad insegnare ad un gruppo di ragazzi o di bambini. Nella mia vita spesso ho incontrato professori a cui non importasse assolutamente niente dei propri studenti e che, anzi, si divertissero a metterli in difficoltà. Quando si ha a che fare con questo tipo di professori l'esperienza scolastica diventa un vero e proprio inferno dalla quale si spera di scappare il prima possibile. A mio parere, prima di assumere un teterminato insegnante, bisognerebbe attraversare due colloqui: il primo in cui l'insegnante dimostra di sapere effettivamente la materia che vuole insegnare, mentre nel secondo dimostra di saper insegnare a dei ragazzi e dimostra di saper effettivamente trattare dei bambini o degli adolescenti, proprio per non ritrovarsi in situazioni dove magari l'insegnante è a conoscenza di atti di bullismo nella sua classe ed, invece di intervenire, resta a guardare in silenzio oppure, addirittura, prende parte a quegli atti di bullismo. Credo che, inoltre, gli insegnanti debbano partecipare ad un corso di psicopedagogia base per imparare a trattare e gestire ragazzi e bambini che stanno affrontando il periodo più importante della propria vita. 

Passando ad un altro argomento, poi, ci sono i compiti a casa e l'importanza che viene data ai voti scolastici. Quando i compiti per casa sono eccessivi o eccessivamente complicati e pesanti il ragazzo che deve farli, spesso e volentieri, non li farà o li copierà da qualcuno, proprio  per non perdere troppo tempo dietro dei compiti e per godersi un minimo gli anni della sua adolescenza. Credo che questa sia una cosa da rivedere perchè, effettivamente, una quantità così imponente di compiti non insegnerà niente ai ragazzi. E poi ci sono i voti, che sono diventati ormai numeri che ci definiscono e che, purtroppo, ci marchiano. Infatti, per  molti professori, non appena prendi un brutto voto tu sarai per sempre uno da brutto voto. Fortunatamente non per tutti è così, ma in ogni caso i voti sono diventati, col tempo, più importanti dell'imparare effettivamente qualcosa. Questo perchè al sistema scolastico italiano odierno non interessa che tu sappia a memoria la vita di Manzoni o che tu sappia fare una disequazione. Quello che importa è che tu prenda un bel voto a quella verifica o quella interrogazione, il che è assolutamente dannoso per gli studenti che vogliono effettivamente avere una cultura generale, che si ritrovano a dover studiare un numero immane di pagine per una verifica senza poi avere il tempo o riuscire ad assimilare quello che hanno letto ed imparato. Continuando con questo metodo i ragazzi non impareranno mai veramente niente, ma impareranno soltanto a copiare durante le verifiche ed a trovare stratagemmi per superare l'interrogazione o la verifica. 

 Bisogna cambiare questo sistema scolastico, prima che danneggi ancora altre generazioni di ragazzi e ragazze così come ha danneggiato questa. 

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