La morte di Gigi Proietti

 Gigi Proietti (Luigi Proietti) è stato un attore comico,doppiatore,regista e cantante (.Nato il 2 Novembre 1940 -2 Novembre 2020)

 

nel 1963 grazie a Giancarlo Cobelli esordì nel Can Can degli italiani, per poi interpretare senza sosta numerosi spettacoli teatrali sino a A me gli occhi, please, del 1976, esempio di teatro-grafia che segnò uno spartiacque nel modo di intendere il teatro, e al quale seguiranno numerosissime repliche anche con nuove versioni nel 1993, nel 1996, e nel 2000, attraversando i più importanti teatri italiani. Lo spettacolo segnò un record di oltre 500 000 presenze al Teatro Olimpico di Roma.


Ha avuto anche esperienze come cantante , facendo parte del gruppo musicale Trio Melody  insieme a Stefano Palatresi e Peppino di Capri, oltre che come poeta  e scrittore .Nel 2017 . a vent'anni dall'ultima esperienza, è tornato in televisione come protagonista assoluto del programma Cavalli di battaglia, tratto dall'omonima tournée celebrante i suoi 50 anni di carriera.

 Proietti nel 1964 fa un piccolo cameo in Se permettete parliamo di donne di Ettore Scola. Tuttavia è nel 1966 che debutta contemporaneamente sul grande e piccolo schermo. In ogni caso il suo primo ruolo, per una curiosa coincidenza, è quello di un maresciallo dei carabinieri, lo stesso che trent'anni dopo lo porta alla grande fama . Al cinema lo vediamo in un episodio de Le piacevoli Notti  nel 1966, e in ruoli più corposi in Lo scatenato, La matriarca e Una ragazza piuttosto complicata. Tinto Brass è il primo regista a valorizzarlo con un ruolo da protagonista nel suo film L'urlo del 1968, presentato in concorso al Festival di Cannes

Negli anni 1970 nrecita come protagonista in alcuni film come : Gli ordini sono ordini (1970), La proprietà non è più un furto (1973), di Elio Petri, L'eredità Ferramonti (1976) e sopratutto in Casotto (1977) insieme a Ugo Tognazzi e una giovane Jodie Foster. Passa con notevole disinvoltura dalla commedia al ruolo impegnato, dal dramma erotico al film grottesco, quindi partecipa a film di Mauro Bolognini, Mario Monicelli, Elio Petri e Luigi Magni, ma forse soltanto Alberto Lattuada gli offre un ruolo compiuto sul versante drammatico nel film Le farò da padre (1974).

 egli anni 1970 recita come protagonista nei film Gli ordini sono ordini (1970), Meo Patacca (1972), Conviene far bene l'amore (1975), Languidi baci, perfide carezze (1976). Notevoli sono anche le partecipazioni in film di rilievo come La proprietà non è più un furto (1973) di Elio Petri, L'eredità Ferramonti (1976) e soprattutto in Casotto (1977) insieme a Ugo Tognazzi e una giovane Jodie Foster. Passa con notevole disinvoltura dalla commedia al ruolo impegnato, dal dramma erotico al film grottesco, quindi partecipa a film di Mauro Bolognini, Mario Monicelli, Elio Petri e Luigi Magni, ma forse soltanto Alberto Lattuada gli offre un ruolo compiuto sul versante drammatico nel film Le farò da padre (1974).

Proietti nel 1973 ne La Tosca

Partecipa inoltre ad alcuni film statunitensi diretti da registi di prestigio come Sidney Lumet, Robert Altman e Ted Kotcheff, nonché con il francese Bertrand Tavernier. Ma la consacrazione cinematografica arriva nel 1976 con il ruolo dello sfortunato indossatore Bruno Fioretti, detto Mandrake, che inventa qualsiasi stratagemma per poter giocare ai cavalli in società con alcuni suoi amici perdendo regolarmente, nella commedia di Steno Febbre da Cavallo. 

Nel 2010 Proietti interpreta San Filippo Neri  nella fiction TV dal titolo Preferisco il Paradiso, prodotta da Lux Vide e trasmessa su Rai 1 con ottimi riscontri d'ascolto. L'anno successivo, nel 2011 recita in un'altra miniserie TV Il signore della truffa nel ruolo dell'ex truffatore di lungo corso Federico Sinacori, una co-produzione Artis e Rai Radiotelevisione Italiana, destinata alla prima serata RaiUno.

 Nel 2014 torna nelle sale con il film di Natale Ma tu di che segno 6? con Massimo Boldi e Vincenzo Salemme e per la regia di Neri Parenti.

 

Alla fine del 2013, Proietti esordisce nella scrittura, pubblicando un'autobiografia intitolata Tutto sommato qualcosa mi ricordo. Tra ricordi e aneddoti, l'attore ripercorre la sua storia personale e professionale, «intrecciando le gioie della vita e quelle del palco e lasciando sempre sullo sfondo la sua Roma, città eterna e fragile, tragica e ironica, cinica e innamorata.

Alla fine del 2015, pubblica un nuovo libro, dal titolo Decamerino. Novelle dietro le quinte. Si tratta di una raccolta di racconti, aneddoti e componimenti in versi de-camerino, ossia nati nel camerino, nel dietro le quinte del teatro. «Il risultato è un racconto nel racconto di pensieri arruffati, atti unici, odori, abitudini che segnano il ritorno di un affabulatore capace di far sorridere e commuovere con le sue cronache ad alto tasso di romanità.

 

Molto riservato sulla sua vita privata, nel 1962 conosce un'ex-guida turistica svedese, Sagitta Alter, e non la lascia più, senza mai sposarsi: «Siamo antichi concubini», diceva scherzando.Dal 1967 convivono fino alla sua morte. Da lei ha avuto due figlie, Susanna e Carlotta, anch'esse attrici.Suo nipote Raffaele ha iniziato una carriera da doppiatore.

Politicamente, si è definito "comunista" e ha votato abitualmente per il Partito Comunista Italiano, al quale non era iscritto;dopo il 1991, si è accostato al centro-sinistra pur dichiarandosi deluso dall'esperienza dell'Ulivo. Nel 2013 ha ricevuto la cittadinanza onoraria della città di Viterbo.

 

Era Molto riservato sulla sua vita privata, nel 1962 conosce un'ex-guida turistica svedese, Sagitta Alter, e non la lascia più, senza mai sposarsi: «Siamo antichi concubini», diceva scherzando. Dal 1967 convivono fino alla sua morte. Da lei ha avuto due figlie, Susanna e Carlotta, anch'esse attrici.Suo nipote Raffaele ha iniziato una carriera da doppiatore.

Politicamente, si è definito "comunista" e ha votato abitualmente per il Partito Comunista Italiano, al quale non era iscritto;dopo il 1991, si è accostato al centro-sinistra,pur dichiarandosi deluso dall'esperienza dell'Ulivo.Nel 2013 ha ricevuto la cittadinanza onoraria della città di Viterbo.

 È deceduto intorno alle 5.30 del 2 novembre 2020, giorno del suo 80º compleanno, a seguito di un arresto cardiaco che lo aveva colto il giorno precedente, presso la clinica romana Villa Margherita, dove era ricoverato dal 17 ottobre per un aggravamento delle sue condizioni di salute dovute ad una grave cardiopatia

Ricorderemo per sempre Questo grande personaggio che ci ha regalato 80 anni di puro divertimento e intrattenimento a lui dobbiamo tanto, per un sorriso che ci ha sempre strappato e non mi piace dire che ad oggi non ci sia più a me piace ricordarlo per com'era e pensare che lui ci sia sempre sia nei nostri cuori che nei nostri pensieri. GRAZIE ANCORA AL GRANDE (GIGI PROIETTI)  

 



Addio a Gigi Proietti, Modena pubblicò il suo primo libro | Modenaindiretta     (SOF)

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