Breve riflessione scientifica: la percezione del tempo

La relatività della simultaneità era un concetto di formidabile potere innovativo, capace di intraprendere una profonda rivoluzione non solo nella fisica, ma anche nella filosofia. L'affermazione di questo principio diede origine ad una riflessione rispetto l'illusione data dal tempo. Ma per comprendere quest'ultime bisogna prima capire il concetto di relatività della simultaneità.

Basandosi sul principio che la velocità della luce sia una costante possiamo verificare, attraverso la trasmissione di segnali luminosi, la differenza della percezione di simultaneità rispetto a due tipi di osservatori: uno in moto, l'altro in quite. L'osservatore in quiete, se posizionato in mezzo rispetto ai due punti dai quali verrano i segnali luminosi li vedrà avvenire simultaneamente; mentre l'osservatore in moto verso uno dei due punti percepirà per primo il segnale luminoso proveniente dal punto verso il quale si stava muovendo. Poichè ciò che è simultaneo per il primo osservatore non lo è per l'altro, la simultaneità è relativa. Ciò significa che l'osservatore ha il potere di scambiare a suo piacimento il prima con il poi, rovesiare la successione temporale degli eventi. 

Dopo il 1905 (con l'affermazione del concetto di simultaneità relativa) Einstein cominciò a sostenere l'idea del "tempo Bloccato", secondo la quale gli eventri non accadono, ma sono già sati. Tutto quello che è accaduto o accadrà è dato fin dall'inizio dei tempi, immobile, pietrificato. Passato, presente e futuro sono compresenti, non vi è distinzione. Lo scorrere del tempo è solo apparente. Si tratta di un "effetto cinema": sulla pellicola cinematografica i fotogrammui esistono da prima che inizi la proiezione ed esistono anche dopo. L'illusione per la quale le vicende del film scorrano temporalmente è dovuta alla presenza degli spettatori. Ciò rende di noi degli spettatori della vita.

In sintesi con la relatività della simultaneità la differenza tra passato, presente e futuro ha solo il significato di un'illusione di cui noi siamo gli spettatori.

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