nichilismo 2.0
Il termine (nella forma ted. Nihilismus) comparve in Germania negli ultimi anni del 18° sec. nel corso di polemiche sull’esito della filosofia kantiana ed entrò ampiamente in circolazione con il Sendschreiben an Fichte di F.H. Jacobi del 1799, dove è usato per indicare la conclusione necessariamente assurda e distruttiva di ogni filosofia della pura dimostrazione. Più tardi il termine fu utilizzato per indicare una totale corrosione e caduta dei valori e, di conseguenza, un atteggiamento di disperazione e di rivolta totale. Caratteristica specifica del n., a differenza delle forme di pessimismo o di ateismo consistenti nella negazione di Dio e dei valori, è quella di presentarsi come consapevolezza dell’esito di un processo storico nel corso del quale le certezze e i valori tradizionali si sono andati lentamente, ma inesorabilmente, consumando. In questo senso sono stati ritrovati spunti nichilistici nell’età romantica.
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