aiuto
Crescendo ero diventata una ragazza molto solare, con molti amici e la cosa che più adoravo di me stessa è che tenevo ad ogni mio singolo amico. Erano come parti del corpo per me, tenevo a tutti mi preoccupavo per tutti, volevo che tutti stessero bene ad ogni costo. Ho sempre adorato quel "grazie" quando li avevo aiutati era un po' come una droga per una bambina che si sentiva sola, mi faceva dormire tranquilla la notte, mi faceva sentire importante. Crescendo però i problemi aumentavano e beh alcuni amici si allontanavano, facevo di tutto per stargli accanto, per poterli aiutare, mettevo loro al primo posto. Non bastava mai. Alcuni incominciarono ad andarsene, ad escludermi dalla loro vita. Mi ripetevo che non ero io il problema, che non era colpa mia, ma non ci credevo in fondo, non ci credevo davvero. Col tempo mi diedi tutte le colpe, ero io il problema, volevo cambiare, ma non capivo come, non capivo come essere me stessa e allo stesso tempo essere apprezzata, non capivo cosa era cambiato da prima, in fondo io ero sempre io, ma allora perché le persone se ne andavano? Questa domanda rimbombava costantemente nella mia testa, cosa ho di sbagliato? Perché proprio io? Alle medie trovai un metodo per farmi tanti amici: semplicemente ero l' amica che loro volevano che fossi, ma non mi sentivo più quella ragazza solare di prima. Avevo tanti amici come prima, ma non tenevo a loro realmente perché sapevo che facendo così non avrei sofferto come mi era già successo. Mi ero affezionata realmente solo a due persone, se ne andarono entrambe: prima una poi l' altra e cercai rifugio in tutto quello che una ragazza della mia età poteva trovare: incominciai a mangiare tanto, perché mi faceva sentire bene, incominciai a incidere la mia pelle con delle semplicissime forbicette e cominciai a fumare in un parco vicino scuola, con quella che ritenevo una "amica come tante". La domanda però era sempre la stessa: sono io il problema? pensavo di meritarmi tutte le cose brutte che mi accadevano. Mi guardavo allo specchio e non mi capivo; che cosa avevo sbagliato? Trovai me stessa dopo tanto tempo, dopo tanto dolore e tante persone che se ne erano andate. Le stesse persone che però vidi andare via le vidi anche tornare, le accolsi, ma sapevo che erano tornate perché non erano riuscite a rimpiazzarmi, perché avevano capito quanto io tenessi a loro. Quando tornarono il legame che c' era prima era scomparso perché fino a quel momento ero riuscita a vivere senza di loro, e avevo capito che l' unica che dava tutta se stessa ero io. La loro presenza nella mia vita non aveva nessun peso, perché quando le guardavo vedevo solo l' egoismo che avevano per andarsene cosi facilmente. Ancora oggi a volte mi guardo e attraverso alcune cicatrici rivedo quel passato e non lo voglio far andare via, voglio avere quelle cicatrici sul mio corpo per tutta la vita, perché mi ricordano quella dolce bambina che voleva salvare tutti, ma che alla fine non aveva salvato neanche se stessa.
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