Lisa e Lara

 Lisa era sola in casa e all'improvviso sentì un tonfo in solaio. 

Con il cuore che le batteva all'impazzata cercò di capire se dalla soffitta provenissero altri rumori o se era stato un solo colpo. Le gambe sembravano di gelatina, le tremavano le mani, ma nonostante questo Lisa si fece coraggio e decise di andare a vedere. Salì le scale lentamente, tentando di non far schricchiolare quelle vecchie tegole di legno, e si trovò davanti alla porta. Rimase per qualche secondo ad ascoltare, fece un respiro profondo e posò le mani sulla maniglia di metallo. Una volta entrata, ciò che vide fu talmente traumatizzante che le rimase impresso per tutta la vita. La sua vista divenne all'improvviso sfocata e si sentì mancare il respiro; le sue mani erano sporche di rosso, e anche le suole delle sue scarpe. Lisa sentì un brivido lungo la schiena: era la sorella, Lara, che era solita a nascondersi nel solaio per isolarsi dal mondo e sfuggire ai suoi problemi. "Doveva essere fuori casa" pensò Lisa, mentre la ragazza giaceva sul pavimento. Lacrime iniziarono a scendere dai suoi occhi, alla visione della sorella in quello stato, si era fatta del male e lei non si era nemmeno accorta che fosse in casa. Con le ultime forze che aveva in corpo Lisa chiamò l'ambulanza, le mani sulle braccia della sorella per fermare il flusso di sangue e un terribile nodo alla gola. Borderline. Fu questa la parola pronunciata dallo psichiatra dell'ospedale dove era stata portata Lara.

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