il bruco che non diventò frafalla
sono sdraiata sul letto, piangendo, mi tocco lo stomaco come se ci fosse un enorme buco all'interno.
o forse un bruco che al posto di diventare farfalla morirà dopo soli 15 giorni, spegnendo la speranza.
alscolto la suoneria personalizzata dei messaggi.
uno...due.. tre... sette.. diciotto
mi chiama.
sento la nostra canzone a volume altissimo dalla suoneria della chiamata, tre lacrime scendono dai miei occhi spenti.
ho due chiamate perse.
nella mia testa oscillano mille pensieri "e se non mangiassi a cena?" "potrei farmi del male" "ora vado a vomitare" "cammino tutta la notte" "prendo quell oggetino grigio e lo faccio scorrere sulle miei esili braccia"
non so come e perchè la mia testa formuli questi pensieri, ho dein mostri là dentro.
mi stanno portando via, hanno il controllo e sono stata io a lasciarglielo.
sono semplicememente stufa di me stessa
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